Recensione di "Mal di gioia" di Francesco Reginella
Anno di pubblicazione: 2025
Editore: PubMe Collana LifeBooks
Michele e Leonardo sono due ragazzi che si conoscono una sera durante un’uscita con degli amici; il loro primo incontro non è proprio dei migliori a causa dell’atteggiamento arrogante, omofobo e presuntuoso di Leonardo. Nessuno avrebbe mai immaginato che tra loro potesse nascere qualcosa, che una gita in montagna fosse capace di frantumare la corazza di persona spregevole che avvolgeva Leonardo e permettere al suo lato dolce ed espansivo di emergere.
I due giovani si innamorano e iniziano una relazione contraddistinta da ironia, risate, affetto e tenerezza. La situazione si complica quando Michele si trasferisce a Londra. Il loro amore è abbastanza forte e sincero da resistere alla distanza? Oppure finiranno per allontanarsi?
Partendo dal presupposto che io sono un amante dei romance a tematica gay, ero alquanto curioso di leggere questo libro che, purtroppo, non è riuscito a emozionarmi e a coinvolgermi quanto speravo. Riconosco che il romanzo è piacevole e a tratti divertente, però mi aspettavo una storia più intensa, più ricca di drammi e complicazioni.
In ogni caso, ci sono vari aspetti che ho apprezzato molto, tra cui la raffigurazione dei due protagonisti, ognuno con un carattere ben delineato. Michele e Leonardo sono dissimili ma al contempo si armonizzano: il primo è un tipo tranquillo e riflessivo, da anni combatte con un Disturbo Ossessivo Compulsivo, non ha mai conosciuto sua madre, e ha un ottimo rapporto con il padre e la sorella. Il secondo è più impulsivo e disinvolto, spesso entra in conflitto con i propri genitori che non sono in grado di capirlo, e ciò è causa di frustrazione. Prima di conoscere Michele, non sapeva bene chi o cosa fosse, e riteneva che l’attrazione verso un maschio non fosse naturale; la relazione rappresenta un grande aiuto per lui.
Ritengo che Michele e Leonardo siano una coppia deliziosa, in cui si percepisce una grande armonia. In aggiunta a ciò, è bello che le loro conversazioni siano arricchite da battute spassose.
Un altro aspetto che ho gradito è la scelta dell’autore di trattare argomenti delicati come la consapevolezza di sé, i disturbi mentali, il coming out, il rapporto con i genitori, e le difficoltà legate alle relazioni a distanza.


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