Recensione di "Salvami l’anima" di Carmen Vocca


Buongiorno! Oggi vi presento un romanzo a tematica gay ambientato in ambito militare, una storia dolce e al contempo drammatica, intrisa di emozioni travolgenti. Sto parlando di Salvami l’anima di Carmen Vocca.

Genere: military romance MM

Anno di pubblicazione: 2024

Editore: PAV Edizioni, collana Dark Romance


Durante una missione in Libano, due anni prima, il Caporal Maggiore Jason Jensen aveva perso l’uomo che amava, e tale lutto l’aveva devastato e spinto a ritirarsi temporaneamente. Nel momento in cui torna a esercitare la professione, nel suo plotone arriva il Caporale Maximiliano Romero, che rimane incantato da Jason, ma cerca di non farsi vincere dalla tentazione, considerando che si tratta del suo superiore. Gli sforzi si rivelano vani, e tra l’altro anche Jason avverte un’attrazione.

La loro relazione nascente all’inizio è distinta da un’atmosfera di sfida, e in più incontra degli ostacoli, in particolare da parte di Jason, il quale decide che si concederà completamente solo a condizione che Max gli riveli alcuni aspetti specifici del suo passato; per il caporale non sarà facile aprire il proprio cuore, in quanto fonte di dolore. In ogni caso, il desiderio e la libidine sono potenti come un maremoto, o come un vulcano in piena eruzione, e ben presto sboccia anche un amore profondo. 

Quando il plotone parte per una missione in Iraq, e si trova in un inferno di luoghi devastati, morti, gente disperata e fanatismo religioso, la sorte mette Jason e Max di fronte al volto della pura malvagità umana, e un evento traumatico rischia di erigere una barriera tra di loro.

Questo è stato il primo military romance che ho letto, e ammetto che mi è piaciuto e mi ha commosso in vari punti. Ho amato specialmente il modo in cui l’autrice ha raffigurato Jason e Max, due giovani uomini audaci e affettuosi, fedeli al codice militare e assai dediti al lavoro; per loro la divisa è come una seconda pelle. All’esterno possono dare l’idea di essere fatti di roccia, ma all’interno sono sensibili e teneri come orsacchiotti, ed entrambi portano delle ferite nell’anima. In aggiunta a ciò, sembra che ognuno rappresenti la destinazione dell’altro, come uniti da un filo invisibile.

Poiché ci troviamo nel mondo dei soldati, mi aspettavo che i due protagonisti fossero costretti a tenere nascosta la loro relazione, e che l’eventuale scoperta creasse uno scandalo. Invece, sono liberi di essere se stessi e non devono indossare alcuna maschera.

Quando la vicenda si sposta in Medio Oriente, l’autrice mostra in maniera schietta e cruda la realtà dell’Islam, come i musulmani condannano l’omosessualità e sono pronti a uccidere persino componenti della loro famiglia, ma soprattutto quanto gli estremisti, esaltati dalla religione, siano privi di umanità, paragonabili a dei mostri orribili. In questa parte del romanzo Max mette più a nudo il suo lato tenero e si dimostra bravo a empatizzare con i bambini; ciò incrementa l’ammirazione di Jason, il quale si sente un incapace, ma Max lo conforta e cerca di convincerlo del contrario. Questa è stata una delle scene più emozionanti.

Per concludere, nonostante i pregi del libro, l’editing e la correzione bozze fatti male rovinano un po’ la lettura, e questo è un vero peccato.





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