Recensione di "Where the dark stands still. La foresta dell’amore eterno" di A. B. Poranek


Buongiorno! Oggi vi illustro una storia tra magia, oscurità e natura, in cui ci immergiamo in un bosco incantato e conosciamo alcuni aspetti del folklore polacco. Sto parlando di Where the dark stands still. La foresta dell’amore eterno di A. B. Poranek.


Genere: fantasy

Anno di pubblicazione: 2024

Editore: Il Castoro OFF



Ci troviamo a Stodoła, un villaggio dove domina la religione cattolica, la magia è temuta ed etichettata come malvagia. Tale aspetto complica la vita di Liska Radost, una ragazza che possiede una magia potente che non riesce a controllare, e di conseguenza viene guardata male dagli abitanti. La giovane, bramosa di cambiare vita, un giorno si addentra nella Driada, una foresta dominata dagli spiriti, alla ricerca del fiore di felce, grazie al quale potrebbe liberarsi della magia. Lì incontra Eliasz Kowal, un Leszy, ovvero un demone dall’aspetto di un ragazzo con le corna da cervo, che è il custode della Driada; egli concede a Liska di ottenere ciò che vuole, ma a patto che lei stia al suo servizio per almeno un anno. La giovane accetta, e il demone la conduce alla Casa del Sorbo Selvatico, un maniero in decadenza che possiede un’anima.

Eliasz si mostra distaccato e ostile verso la sua ospite, la quale cerca di ambientarsi nella nuova dimora ed è incuriosita dal proprietario, di cui è intenzionata a dissolvere la nebbia di mistero che lo circonda. Fa amicizia con una skrzat, uno spirito del focolare, e i due si cimentano in un’indagine segreta e scavano nel passato del Leszy.

Col passare dei giorni l’atteggiamento del demone cambia progressivamente, diventa più gentile con Liska, l’aiuta a risvegliare la magia che aveva soffocato e le insegna come usarla. In aggiunta a ciò, la giovane, ammaliata dal carisma di Eliasz, inizia a provare un’attrazione verso di lui. 

Tra attacchi da parte di mostri spietati, rivelazione di segreti inquietanti, una terribile maledizione e una forza oscura che si sta risvegliando, l’avventura di Liska si trasforma in un incubo che la costringe a mettere alla prova le abilità acquisite, al fine di sopravvivere e salvare la Driada.

Era da parecchio tempo che desideravo leggere questo romanzo, la cui copertina mi aveva conquistato all’istante, e sono rimasto contentissimo di averlo letto! La mescolanza di magia, natura selvaggia e creature folkloristiche ha reso la storia assai entusiasmante. 

Le descrizioni dei luoghi sono impeccabili! Ho avuto l’impressione di vagare nella Driada, che ho immaginato come una foresta rigogliosa, umida e incantevole, dove l’odore di foglie, muschio e terra, i versi degli animali e i sussurri degli spiriti creano un’autentica ninnananna. Le scene ambientate nel maniero mi davano la sensazione di camminare in una casa che sembra parte del terreno e degli alberi, una casa antica e fatiscente ma che conserva il suo fascino e trasmette un senso di tranquillità.

Ritengo che anche la caratterizzazione dei due protagonisti sia ottimale. Ho stimato la personalità del Leszy, un demone sofisticato, che conosce bene la magia; all’inizio è misterioso e riservato, ma in seguito mostra la sua sensibilità, è protettivo nei confronti di Liska e nel suo cuore si cela un pericolo. 

A proposito di Liska, ho apprezzato la curiosità, la tenacia e il coraggio; è una ragazza emotiva, con un passato difficile alle spalle, cresciuta in un contesto incompatibile con lei. Non si ferma di fronte a niente per fare luce nel passato di Eliasz  e per aiutarlo quando occorre.

L’autrice è stata brava nella costruzione del rapporto tra i due, dove l’atmosfera iniziale di freddezza viene gradualmente sostituita da un clima di complicità.






Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione di "Memoria pericolosa" di Manuela Luciani

Recensione di "Guardami con nuovi occhi" di Antonio DI Bianco

Recensione di "Mostri e poesie" di Antonio Patti