Recensione di "Volevo solo giocare" di Marta Giarrizzo
Buongiorno! Oggi vi espongo il libro di un'autrice che ho avuto piacere di conoscere al Salone del Libro di Torino; si tratta di un romanzo intrigante che raffigura il mondo dello sport e la necessità di occultare il proprio io in alcuni contesti. Sto parlando di Volevo solo giocare di Marta Giarrizzo.
Genere: drammatico / romance MM
Anno di pubblicazione: 2023
Editore: Pathos Edizioni
Alessandro (Alex) ha ventuno anni, vive a Torino, ed è un calciatore professionista. La sua vita sembra perfetta, poiché ha una famiglia bella e affettuosa (composta da madre, padre, fratello maggiore e sorella minore), dei buoni amici, e inoltre è sulla strada della celebrità. Il suo problema maggiore è l’omosessualità, che è costretto a tenere nascosta in quanto potrebbe compromettere la sua carriera; Alex è consapevole che la vita che ha scelto comporta dei sacrifici, tra cui fingere di avere una relazione con Miriam, la sua migliore amica, e non avere la possibilità di essere se stesso al di fuori delle mura di casa.
Quando nella squadra arriva Joao, un giocatore portoghese, Alex ne rimane subito incantato; Joao è bello, ha la pelle scura, gli occhi azzurri come il cielo, ed è gay. La nascita di un’attrazione non si fa attendere, e i due iniziano una relazione segreta avente un futuro incerto.
Tra disagi, conflitti, desideri e pettegolezzi, la condizione di Alex si complica e il giovane non è più sicuro della strada che ha intrapreso. Quale decisione prenderà? Sarà disposto a rivelare la sua vera natura, consapevole dei potenziali rischi? Oppure sceglierà di continuare a vivere indossando una maschera?
Nonostante abbia una notevole repulsione verso il calcio, il libro mi è piaciuto. Faccio i miei complimenti all’autrice per come ha costruito la storia, mettendo in evidenza l’ambiente sportivo (dove purtroppo permangono ancora diversi pregiudizi), le difficoltà di coloro che continuano ad essere etichettati come “diversi” o “sbagliati”, e la necessità di conservare una certa immagine quando c’è il pericolo di finire nel mirino dei gossip.
In aggiunta a ciò, ho apprezzato il modo in cui l’autrice ha caratterizzato i personaggi, dando a ognuno una personalità, ha reso la vicenda coinvolgente e carica di emozioni (gioia, sconforto, frustrazione, brama), e ha adottato una narrazione in prima persona con punti di vista multipli, consentendo al lettore di comprendere meglio i vari personaggi.
Mi è piaciuto molto Alex, un ragazzo sensibile, tenace ma anche fragile, che cerca in tutti i modi di fronteggiare gli ostacoli del suo percorso. Oltre a lui, ho ammirato Joao, soprattutto per la dolcezza e la disinvoltura; contrariamente ad Alex, vivere la vita celando il proprio orientamento sessuale non gli pesa, lo fa con tranquillità. Ammetto di essermi preso una piccola cotta per lui, e nelle scene romantiche avrei voluto essere al posto di Alex.
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