Recensione di "Reunion Saga. Il risveglio del fuoco" di Salvatore Carlucci


Buongiorno! Oggi vi presento un romanzo che ci trascina in un affascinante viaggio verso un mondo immaginario dominato dalla magia e dagli spiriti. Sto parlando di Reunion saga. Il risveglio del fuoco di Salvatore Carlucci, che ringrazio per la copia cartacea del libro.


Genere: fantasy

Anno di pubblicazione: 2025

Editore: Bookabook



Ci troviamo nelle terre dell’Endorian, più precisamente nel regno di Inglory, dove vivono tre amici adolescenti, Lohir, Ran e Khay, ognuno con un carattere ben distinto e un desiderio preciso. 

Lohir e Ran sono guardiani di spiriti, possiedono un vincolo (un bastone e una spada rispettivamente) attraverso il quale sono in grado di evocare uno spirito, ovvero una creatura collegata a uno specifico elemento, che possiede dei poteri magici attraverso cui lottare. Khay non ha ancora un vincolo, quindi non può richiamare uno spirito; tra l’altro i suoi genitori non vogliono che diventi un guardiano, e ciò fomenta la sua frustrazione.

La storia inizia nel momento in cui, all’interno di una biblioteca, Lohir e Khay scovano una misteriosa pergamena con dei disegni uguali a quelli che Khay ha sul dorso delle mani e dei piedi. Desiderosi di svelare l’enigma di questi simboli, i tre giovani intraprendono un viaggio verso Lithua, la capitale di Inglory, e da qui inizia la loro avventura tra scontri, sfide, nuove conoscenze, allenamenti e scoperte sorprendenti. Durante questo itinerario, Khay si troverà di fronte ai segreti nascosti nel suo passato, e una forza si risveglierà in lui.

Ammetto che mi aspettavo una storia con una maggiore quantità di azione e adrenalina, ma probabilmente ci saranno nel seguito. Il romanzo è avvincente, con uno stile fluido, e una raffigurazione chiara e dettagliata dei personaggi e dei luoghi. In alcuni momenti ho avuto l’impressione di trovarmi nella vicenda a osservare gli avvenimenti. 

L’autore è stato bravo nel caratterizzare i tre protagonisti, ai quali ha conferito una specifica personalità. Khay è un ragazzo ambizioso e tenace che sogna di diventare il più grande guardiano di spiriti. Ran è pieno di entusiasmo, ama allenarsi e migliorare sempre di più le sue abilità; non a caso ha un corpo bello muscoloso. Lohir è un tipo serio e astuto, assetato di sapere, a cui piace trascorrere il tempo in biblioteca. A proposito di Ran e Lohir, mi sono immedesimato parecchio in loro. Inoltre, ritengo che, date le loro diversità, formino un armonioso contrasto, e che possano compensarsi a vicenda.

I tre sono uniti da un’amicizia profonda, tra loro si percepisce una forte aura di unione, complicità e supporto. Non mi dispiacerebbe affatto avere degli amici come loro.

Ho apprezzato l’idea dell’autore di creare i guardiani degli spiriti, questa peculiare tipologia di creature magiche che combattono grazie a uno spirito connesso a un elemento (aria, fuoco, acqua e terra), avente le sembianze di uno specifico animale o di un mostro mitologico. Ho immaginato me stesso nei panni di un guardiano, con uno spirito somigliante a un grosso lupo dal pelo argenteo e scintillante, capace di rilasciare acqua e ghiaccio.






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